Loredana Giacosa Psicoterapeuta

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BUONGIORNO, DOTTORE

"...siamo tutti cittadini onorari di quella foresta primordiale, non possiamo liberarci da pesi e debolezze. Sono una parte inestirpabile di noi, la nostra umanità. Ma quando portiamo la luce, è allora che conquistiamo la ribalta e facciamo diminuire la loro capacità di determinare il nostro futuro. E' così che funziona. Il punto è che possiamo illuminare la foresta solo avventurandoci fra gli alberi...solo dall'interno. E per portare la luce, devi prima attraversare l'oscurità piena di rovi. Buon viaggio."

Perché consultare uno psicologo psicoterapeuta?

Ci sono momenti, nella vita, in cui ci sembra di perdere il controllo sulle nostre azioni, di provare emozioni che ci spaventano, di non riuscire a fermare il flusso dei pensieri automatici.

Abbiamo perso la capacità di provare piacere, di vivere il presente, persi dietro recriminazioni sul passato o aspettative sul futuro.

Ci sentiamo poco efficaci nelle nostre azioni, percepiamo difficoltà in azioni che gli altri sembrano svolgere con estrema naturalezza: affermare i propri diritti sul lavoro, parlare in pubblico, gestire comunicazioni difficili...

Ci sentiamo spesso giù di corda, compiamo un grosso sforzo ogni qual volta dobbiamo fare qualcosa... ci spaventa l’idea di dover affrontare tutta quella gente... non troviamo il coraggio di dire quella cosa a quella persona perchè abbiamo paura di ferirla o di deluderla... Nella coppia o in famiglia avvertiamo che c’è qualcosa che non va ma non sappiamo cosa...I nostri sforzi per cambiare le cose sembrano dare sempre gli stessi risultati insoddisfacenti.

Ci sono un’infinità di situazioni che in qualche misura ci fanno “star male”. Alcune di queste rientrano nella cosidetta "normalità" e, sebbene a fatica, riusciamo a gestirle.

Ma in alcuni casi il dolore e la sofferenza che ne derivano sono molto alti e compromettono il nostro lavoro, le nostre relazioni, i nostri affetti...

...In queste, e tante altre situazioni ci può essere utile rivolgerci ad un professionista e chiedere il suo aiuto.

Peculiarità del terapeuta sistemico-relazionale

Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale ha un approccio fondato sul sistema e non sul singolo individuo.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che osserva le interazioni e le comunicazioni di tutti i componenti il sistema, nonché il particolare contesto in cui lo stesso è inserito.

Uno dei presupposti è che il sistema ha al suo interno la capacità di autocorreggersi quando capisce che sta perdendo il proprio equilibrio, un po' come il termostato che regola la temperatura dei termosifoni.

Cosa vuol dire?

Prendiamo ad esempio una famiglia al cui interno c'è un figlio che soffre.

I genitori ed i fratelli si rendono conto che qualcosa non va, ma non capiscono perché tutti i loro sforzi non abbiano portato ad alcun risultato.

Il terapeuta prende in considerazione tutti i punti di vista dei vari componenti il sistema (compreso ovviamente il membro sofferente) e fa in modo che ognuno osservi "in diretta" come funziona la comunicazione tra gli altri membri.

"Co-costruisce" insieme alla famiglia una storia che riesca ad includere il significato del sintomo e il suo superamento.

Un altro presupposto, non specifico dell'orientamento sistemico, è che la perdita dell'equilibrio non sia di per sé un fattore negativo.

Vuol dire che bisogna tenersi il sintomo?

No, vuol dire che il sintomo talvolta è utile per far capire che qualcosa non va, e per questo è una importante fonte di informazioni che val la pena esplorare da punti di vista differenti.

Come lavora il terapeuta sistemico?

Lavora con la famiglia...

Convoca la persona che soffre insieme ai suoi famigliari per capire qual è il problema secondo il punto di vista di tutte le persone presenti

..con i gruppi...

Si occupa anche di problematiche inerenti la comunicazione o la gestione di dinamiche conflittuali all'interno di gruppi di lavoro

...o con il singolo individuo

Svolge anche psicoterapia individuale, colloqui di supporto, orientamento, consulenza.

In ogni caso,

MAI

il terapeuta condivide con la famiglia allargata quanto emerge nel corso di colloqui individuali: ogni sottoinsieme sceglierà che cosa dire nel contesto allargato

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Loredana Giacosa Psicologa Psicoterapeuta

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